Avete mai assaggiato il nostro baccalà alla vicentina? Sappiate che se provate un brivido di gioia ad ogni forchettata il merito è tutto… suo!
Maestro di fuochi con mani d’amianto e cuore d’artista: è il nostro Ivano, parte della famiglia Brotto da più di 12 anni.
Oggi vi raccontiamo qualcosa del nostro cuoco-artista nel nuovo post sul blog. Non perdetevelo se volete scoprire come realizzare un baccalà a regola d’arte!
Ivano, come sei entrato a far parte della famiglia Brotto?
Anni fa avevo una mia gastronomia a Rosà e Stefania Brotto era una mia cliente. Quando ho scelto di chiudere la prima telefonata che ho ricevuto è stata la sua: “Vieni a lavorare con noi?”. Da quel giorno sono passati 12 anni.
Di cosa ti occupi nelle cucine Brotto?
Faccio un po’ di tutto: antipasti, griglia e piatti di carne e pesce e i piatti della gastronomia.
Hai sempre sognato di fare questo mestiere?
Più o meno. Da ragazzino ho scoperto che amavo dipingere ad olio.
Appena terminate le medie potevo scegliere se farmi assumere in zona come decoratore di ceramiche oppure trasferirmi a Venezia e fare l’artista di strada.
Tra le due ho scelto di iscrivermi all’alberghiero: cucinare era la mia seconda passione. Però all’arte non ho mai rinunciato, ho sempre cercato di portarne un pizzico in quello che faccio. Ci sono stati anni in gioventù in cui dedicavo intere giornate all’intaglio delle forme di parmigiano per addobbare le vetrine.
Quella passione non si è mai spenta. Tra un anno andrò in pensione e sono certo che nel tempo libero, oltre a godermi il nipotino, continuerò a dipingere quadri.
Ti piace essere parte di questo gruppo?
Amo davvero il lavoro che faccio, da Brotto riesco a farlo con una buona dose di libertà e soprattutto… riesco a godermi la famiglia e la casa.
C’è un clima di fiducia e, per me che ho un’indole creativa, questa cosa è davvero importante.
C’è qualcosa che vorresti fare qui ma a cui devi rinunciare?
Ho una passione smodata per l’aglio ma si preferisce non metterlo nei piatti per una questione di intolleranze… ecco, questo forse è l’unico rammarico per me che lo metterei ovunque!
Come prepari il baccalà alla vicentina?
Seguo da sempre la ricetta della tradizione. Lo faccio preparando la base con un certo anticipo: stufo acciughe, prezzemolo e cipolle, ottengo una salsa cremosa e saporita che tengo da parte.
Poi apro i tranci di baccalà, rigorosamente varietà Ragno, precedentemente ammollati e puliti. Li spolverizzo con sale e pepe, li infarino e infine li farcisco con la salsa alla cipolla. Richiudo i filetti, li taglio a tranci e poi li posiziono nella teglia. Copro con olio, latte e panna. Tutto è pronto per la cottura, preferibilmente lenta.
Hai un sogno?
Coltivare le mie passioni, sono quelle che ti regalano anni di vita.
Ah, anche la pace nel mondo, eh? (ride)